Recensioni
Una raccolta di articoli, testi e recensioni.
Riccardo Paracchini, o della Trasfigurazione
di SERGIO MANDELLI 2018 L’Italia (ma si potrebbe dire l’Europa, il mondo) è divisa, culturalmente parlando, grossomodo in due. Da una parte ci sono i santoni del laicismo, sempre presenti, onnipresenti, su giornali, televisioni, radio, università, redazioni, ovunque. I vari savianolittizzettoscalfari serragalimbertimarzanoeccetera, scritti tutti di seguito perché, più o meno, dicono tutti le stesse cose e li trovi dappertutto. Poi ci sono i cattolici. Fra i due mondi c’è una cesura netta, nel senso che i cattolici sanno benissimo che cosa...
read moreLa Creazione
di CHIARA MARI 2011 “Ho approfondito il passo della Genesi sulla creazione dell’uomo e della donna alla luce del Nuovo Testamento e del «Sì» di Maria al progetto di Dio di riscattare l’umanità dal peccato attraverso l’Incarnazione di Suo Figlio Gesù. L’Annunciazione e l’accoglienza del Verbo da parte della Vergine Maria sono rappresentate nel mio dipinto come compimento della Creazione, come presupposti per la nascita di un nuovo uomo e di una nuova donna rinnovati dall’amore di Dio”. Questa la chiave di lettura scelta dall’artista per...
read moreUna ruota che sale e scende dallo sgabello
di LUCA SCARABELLI 2008 Questo progetto espositivo prende le mosse da un mio testo pubblicato nel catalogo di una mostra tenutasi qualche anno fa (era il 1996), in occasione dei mondiali di ciclismo su strada ospitati a Lugano, evento a cui parteciparono più di 40 artisti, per la maggior parte della Confederazione elvetica. Di quella rassegna, ricordo in particolare l’opera di Riccardo Paracchini, presente anche in questa occasione, che uscendo dalla semplice descrizione dell’uomo sulla sella, con una lateralità molto emozionante,...
read moreEsistenze acefale
di MAURIZIO MEDAGLIA 2006 Un cielo blu che circonda e circola sopra, sotto e intorno a bianchi ectoplasmi di vesti dalle quali fuoriescono frammenti, escrescenze, di carne; un cielo blu, una ghigliottina celeste, che mozza le teste a figure intere tenute insieme, per miracolo o grazia ricevuta, da questo diaccio colore della lontananza, dell’altrove. Presenze acefale o semiacefale di smarriti neurocrani e avanzati splancnocrani. Apparizioni dell’assenza di una identità: dell’assenza di un Io. Attese, gravidanze, Annunci,...
read moreUna tesi
di MARTINA SANTIMONE 2002 Un giorno, qualche anno fa, ebbi modo di ammirare, ad una mostra, dei quadri blu che mi colpirono molto. Erano grandi e ognuno era caratterizzato da figure senza volto, o meglio, con il volto cancellato dal colore. Esse erano state vestite, mediante la pittura, di bianco. Sembravano delle Madonne e degli angeli, immersi in un cielo profondo, di un blu intenso ma che non copriva uniformemente le superfici. Lasciava trasparire un po’ di quella che era la realtà sottostante, di quelle donne che erano “rubate” dai loro...
read moreDel veder leggero e forte
di DEBORA FERRARI 2003 Non si tratta di comprendere dei fatti artistici leggendoli in una luce necessariamente di pura artisticità, occorre capire un fenomeno e l’intelligenza che lo ha mosso. Di fronte a percorsi di luce e colore la simbologia e la metafora si fanno avanti spontaneamente. La materia come elemento terreno e umano, la luce come elemento spirituale che, trapassando la realtà, unisce idealmente il cielo e la terra, le forze infernali con quelle celesti, l’immanente con il trascendentale, come è in quasi tutte le culture...
read moreL’altra idea di sospensione
di ROBERTO BORGHI 2002 In altri tempi la si sarebbe forse definita una tendenza. Oggi quest’espressione – che possiede molteplici sfumature irritanti – è stata generalmente accantonata, ma permane nella sua accezione letterale, nella sua pretesa di descrivere una situazione che converge verso il medesimo clima percettivo. Il fenomeno di cui sto parlando si colloca a metà strada fra una dimensione surreale e una metafisica, nel senso più ampio di entrambi i termini, propendendo ora per l’una, ora per l’altra, a seconda dei contesti sociali e...
read morePresenza, aria, presentimento
di ELENA DI RADDO 2002 La favola di Butades pone all’origine della pittura anche un altro aspetto della realtà umana, l’amore, che ha portato alla necessità di tramandare alla memoria i lineamenti dell’amato. All’amore fa riferimento il lavoro di Riccardo Paracchini che si ‘innamora’ sempre delle donne di carta, ritagliate dai giornali illustrati, che sceglie come punto di partenza dei suoi dipinti. In Paracchini l’errore ha un valore morale, e la pittura una funzione educatrice. L’artista sceglie accuratamente le fotografie di giovani...
read moreLa teoria della pittura
di GIOVANNI FICETOLA 2002 Alla prima occhiata, emerge subito il rapporto sfondo-soggetto delle opere: lo sfondo è monocromo, quasi sempre blu. Il blu viene usato nelle quattro opere che sono probabilmente ambientate in interni. Il blu è però normalmente il colore degli interni (cieli, mari, …): danno quindi l’idea di essere in uno spazio vasto, delocalizzando l’azione, rendendola libera da riferimenti temporali o spaziali. Anche il rosa dell’unico dipinto ambientato sicuramente in esterno (“Ritratto durante una pausa...
read more15-16 anni
Una serie di testi, scritti da alcune studentesse di 15-16 anni, del liceo artistico Preziosissimo Sangue di Monza. 2002 di LAURA MATEGAZZA Questi lavori rappresentano la realtà umana in rapporto con Dio, con il soprannaturale. Sono fondamentali il colore bianco e blu che simboleggiano la purezza, come altrettanto importante è il non disegnare le teste. Questo ci aiuta a non soffermarci sull’aspetto esteriore della faccia, bella o brutta, ma ci fa ragionare sui movimenti, sulle pose e i gesti delle immagini. In una di queste tavole,...
read moreIl suicidio dell’arte
di PABLO ECHAURREN 2001 C’è un lungo sottile ma pervicace fil rouge che collega les Arts Inchoherents a chi non si piega a grufolare nella congrega della volgarità insita nella serietà forzata, nelle logiche paludate, orchestrate per essere le plus applaudite, c’è insomma chi resta fedele all’assioma dell’«andate tutti affanculo». È il caso di Riccardo Paracchini che con la tematica monocromatica ci va a nozze, tanto che dal suo curriculum emerge possente una poetica tonale veramente eccezziunale che oscilla dal profondo rosso a più non...
read moreMadonne in cerca d’identità
di VALERIA VACCARI 2000 Silenziose figure angeliche si stagliano in spazi blu, piccoli fiori trasparenti sprofondano nel colore. Paracchini ritaglia le immagini fotografiche dai giornali patinati, le ricopre poi di colore per restituire loro anima e veste allegorica attraverso la pittura. Contrappone alla nitidezza della stampa fotografica la stesura scabra e imperfetta del colore. Sono icone moderne le opere di Riccardo Paracchini. L’artista ambienta le sue apparizioni nella cornice degli episodi evangelici, ma le sue donne...
read morePitture segrete
di ELENA DI RADDO 2000 “Li sogni diventan sempre/en tute le favole/una autentica passione,/una ebrezza de magia a tempo de core” recita il cantastorie alla principessa, chiusa con il suo dolce sorriso nel giardino incantato della primavera. La storia racconta di principi e di draghi, di soldati e di fiori profumati e come in ogni storia al dolore si alterna la felicità, all’inizio travagliato il lieto fine, ma questa storia raccolta tra le carte scritte da un autore anonimo da Riccardo Paracchini nel libricino “Piccolo Fiore” non finisce...
read moreL’altro senso dell’arte
di GIANLUCA BOLDETTI 2000 Riccardo Paracchini è caratterizzato da una certezza: l’arte è ciò che permette all’uomo di elevarsi dal senso terreno delle cose, in una sorta di tensione verso l’infinito. La produzione di Paracchini in mostra consiste in ritagli di giornale trasferiti su tela, principalmente corpi femminili senza volto, e poi “vestiti” da un rivestimento pittorico che fa loro acquistare nuova vita. Così ciò che prima era semplicemente l’immagine (pubblicitaria) di un corpo, uno sterile oggetto...
read moreStory of the painting
di DONALD D. KUSPITT 2000 However intricate the elaborate construct of the art world may be at any given moment, its existence and renewal depend on a select number of sources. These sources, sometimes obscured by extraneous concerns, often take a long time to be identified. Yet, once recognized, their creative energy penetrates our consciousness and permanently marks our perception of the times. When analyzing the whole of Riccardo Paracchini’s oeuvre, what initially strikes one is the progressive creation of a solid, coherent body...
read moreIl senso della pittura
di LUCIANA RAPPO 1999 Il blu è denso, magmatico, mistico. La veste bianca: e il colore va a posarsi su una figura, le si spennella addosso, la cancella e la ricrea lasciando affiorare le mani, il collo, i piedi, raramente le labbra, mai uno sguardo. Oppure il rosa, spinto, provocante, poco indulgente ma anche disarmante e ancora questa forma-presenza bianca che cancella un’altra forma-assenza. È un ritratto, un’“istantanea” presa durante la pausa di un viaggio a dorso d’asino, anch’egli affiorante, ma non completamente, dalle pennellate...
read moreDie Identität
di HANS IBODEN 1999 Riccardo Paracchini Bilder entstehen aus der Arbeit mit Bildern. Es liegt darin ein kommunikativer Zug, wie ihn das künstlerische Produzieren nach Bildern kaum kennt; denn die Künstlerin rekurriert auf die photographische “Vorlage” nicht, um das Motiv zu ersetzen, ebenso wenig wie damit der Prozess der Bildherstellung erleichtert oder abgekürzt werden soll. Die Arbeit mit Bildern führt von den Bildern nicht weg; sie dient keinerlei Zweck, der jenseits von ihnen läge. Sie ist Arbeit an den Bildern und gilt ihnen...
read morePresentaciòn
di MANUEL J. GUARDO 1999 Cada lenguage contiene una estructura interna. Así, para el artista que asume la imagen como su lenguaje expresivo, encontrar la estructura que, conforme la exigencia del momento irrepetible y su relación entre éste y los propios instrumentos móviles de los que en principio parte, será lo que produzca el valor de lo interno-íntimo, lo que le lleve a transitar, no sòlo a expresar o traducir, la sensibilidad que le conducirá, a la obra. Riccardo Paracchini es así: el encuentro de lo interno-irreal como creación, y...
read moreLa contemplation bleu
di MARIE DUBOIS 1998 À mesure que nous découvrions ses véritables dimensions dans le temps et dans l’espace, l’univers s’est réduit à des proportions conformes à l’image que nous en avons. Mais à l’époque de la tribu, dans des temps reculés, l’aspect du monde ètait tout le contraire; son étendue, plus restreinte dans les faits, ne recontrait aucune borne dans l’imagination. Pour Riccardo Paracchini seul le sentiment qu’il existe un ailleurs, qu’une terre étrangère gît au-delà de nos...
read moreStoria sulla pittura
di MICK G. WELLES 1998 I lavori di Riccardo Paracchini non vanno assolutamente compresi unicamente sul piano ottico. Il suo “concetto esteso dell’arte” (creatività intesa come patrimonio popolare) l’ha portato verso un’interpretazione dalle molteplici sfaccettature, nella quale il “visivo”, e la percezione sensuale in genere, fanno parte, in sostanza, di una globale volontà artistica molto più ampia. Ogni elemento della sua ricerca deve essere comprensibile singolarmente, senza che nessuno assuma un...
read moreExpertise Express
di GIANCARLO NORESE 1997 Paracchini dispiega una serie di pagine di cataloghi di moda, sapientemente selezionate e raccolte come anche qualche autistico sa fare: su quelle È intervenuto con tempera bianca o blu, cancellando e rimodellando le belle forme dei corpi femminili; creando così, con campiture omogenee, sagome di tuniche arabeggianti che vedrei bene calzate dagli angeli di Rublëv. Tratto dal catalogo “Expertise Express”,...
read moreDelle Pietre e dell’Anima
di ELENA DI RADDO 1992 Nello spazio come ‘luogo del divenire’ lavora Riccardo Paracchini, che dà importanza anche all’elemento cromatico come suscitatore di emozioni e sentimenti che appartengono all’intimo. La sua è forse la ricerca più intimistica (…), una ricerca che parte dall’esperienza personale dell’artista e che rivela il desiderio dell’uomo di comunicare sensazioni ed esperienze in un disperato bisogno di condivisione. Tratto dal catalogo “Delle Pietre e dell’Anima”, 1992. ...
read morePensiero
di LUCIANO GALLINA 1988 Riccardo Paracchini, se non sbaglio, ha dentro il proprio reattore, voglio dire nel nucleo dove avviene la fusione dell’immagine, un elemento coagulante, ma anche dirompente, che è l’ironia mitigata dal candore. Tratto da un testo critico di Luciano Gallina, 1988.
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